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Storia

Campania Bonifiche s.r.l. nasce sulla base di una semplice intuizione.
I Consorzi di Bonifica della Campania e del Paese vivono da tempo una cronica crisi dovuta principalmente alla loro tradizionale collocazione come espressioni del mondo rurale delle pianure italiane: un mondo da sempre esposto agli effetti disastrosi provocati dalle alluvioni delle acque alte e dal ristagno delle acque basse, che si è affrancato almeno da un secolo dalle paludi, tanto da porre in secondo piano l’importanza delle bonificazioni che di tale affrancamento furono la condizione primaria. Ma è un mondo che a sua volta, nel contesto economico e produttivo nazionale, assume ormai un’importanza estremamente ridotta rispetto al passato. Come mostrano il calo verificatosi negli ultimi decenni degli occupati in agricoltura e dell’incidenza della produzione agricola sul PIL nazionale.
Non per questo la difesa del suolo nella pianura è divenuta meno importante.
L’espansione urbana, la dispersione edilizia, l’impermeabilizzazione dei suoli hanno reso estremamente più elevato il danno potenziale dovuto a inondazioni ed esondazioni.
Tuttavia il mondo della Bonifica non ha ancora metabolizzato a pieno l’idea che se il danno potenziale è maggiore (e di gran lunga) nelle aree urbanizzate e infrastrutturate, allora anche l’azione di presidio e di salvaguardia esercitata dalle opere di bonifica diventa estremamente più preziosa proprio in tali aree.
E’ rimasto perciò un mondo isolato, al quale si stenta a riconoscere la centralità che gli competerebbe nell’attuazione delle strategie di prevenzione del dissesto idrogeologico.
Non di rado a questa crisi di identità si aggiunge la crisi economica, in un quadro di frammentazione quasi sempre eccessiva dell’attività di bonifica. Proprio in Campania, dove operano ben 11 Consorzi di bonifica, tutti gli Enti sono afflitti da cronici deficit di bilancio, dovuti il più delle volte al peso eccessivo dei costi di mantenimento delle strutture amministrative.
Il rimedio più efficace, adottato in maniera più o meno drastica in buona parte delle Regioni italiane, sta nell’accorpamento dei piccoli Consorzi in strutture più ampie, finalmente gestibili in economia di scala.
Questo approccio è stato purtroppo eluso dall’ultima legge regionale, la n. 4 del 2003, che più pavidamente ha ritenuto di risolvere il problema dell’economia di scala mediante la costituzione di Consorzi di 2° grado, ovvero di “Consorzi di Consorzi”, ulteriori strutture amministrative che assumessero la titolarità di tutti i servizi suscettibili di utile condivisione tra i Consorzi elementari partecipanti.
Come sempre accade quando alle soluzioni semplici (che però inevitabilmente sacrificano alcune posizioni di potere) si preferiscono quelle inutilmente complicate, è successo che nessun Consorzio di 2° grado ha visto la luce fino a oggi.

Ecco allora l’intuizione.
Cosa vieta che di fronte all’inerzia del legislatore, in attesa di una nuova legge in grado di superare efficacemente l’assetto attuale, siano gli stessi Consorzi a trovare una propria via all’economia di scala, nel rispetto della legge e dell’autonomia ad essi spettante come Enti pubblici economici dotati di autogoverno?
L’idea fu condivisa da tre Consorzi Campani che contemporaneamente misero in atto tutti i passaggi amministrativi necessari per approvare la costituzione di una società di servizi in house, per adottarne lo statuto e dare finalmente avvio all’attività societaria a favore dei Consorzi di Bonifica fondatori.
E così la Società Campania Bonifiche s.r.l. nasce con atto notar Capuano del 10.12.2009, con un capitale versato di 99.000.000 €, e diventa affidataria del servizio di gestione integrata delle entrate dei tre Consorzi associati.
Successivamente la complessità delle azioni da sviluppare e l’esigenza di andare alla rapida costituzione di un’efficace struttura operativa inducono i soci a deliberare una modifica dello statuto, in forza della quale la Società viene aperta a una partecipazione privata minoritaria (ciascun Consorzio manterrà una quota del 26% e il partner subentrante avrà una quota del 22%).
Con bando europeo, pubblicato il 9.2.2010 sulla Gazzetta Ufficiale e il 4.2.2011 sul supplemento della G.U. dell’U.E., viene avviata la procedura di selezione del socio privato, che si conclude con l’aggiudicazione a favore della Soc. GE.FI.L. & Partners s.r.l., con sede in La Spezia.
L’attività di gestione delle entrate ha inizio nel 2011. Alla fine del primo esercizio viene già registrata per la gestione dei servizi una minore spesa, per tutti e tre i Consorzi associati di complessivi 308.000 € circa. Il risultato è stato confermato negli anni successivi, con ulteriori vantaggi per i Consorzi associati. Il CdA di Campania Bonifiche s.r.l. deliberò nel 2011 la costituzione del Centro Studi per le Bonifiche nell’Italia Meridionale (CESBIM).

Nel 2016 l’Assemblea dei soci ha deliberato nuovamente, in funzione delle recenti evoluzioni normative, la trasformazione di Campania Bonifiche in una società “in house”, a capitale interamente pubblico. Conseguentemente è stato modificato lo statuto che tra le diverse novità contempla la sostituzione del CdA con la figura dell’Amministratore Unico e l’ampliamento della ragione sociale a una più ampia serie di funzioni svolte a favore dei Consorzi associati o di Enti pubblici. In data 4 agosto 2016 è stato adottato il nuovo statuto della Società.

Tra le diverse attività sviluppate a favore dei Consorzi di Bonifica risalta il progetto per la ricognizione degli scarichi nelle opere di bonifica, che ha consentito di identificare, per le ditte individuate, l’immissione dei canali e le superfici impermeabilizzate scaricanti, sulla base delle quali si è provveduto ad avanzare alle ditte titolari degli scarichi specifiche richieste di regolarizzazione, attraverso il pagamento dei canoni pregressi e la sottoscrizione dell’atto di concessione con il Consorzio di Bonifica.
Dal 2014 la Società ha avviato per i Consorzi associati un servizio di gestione centralizzata del contenzioso tributario, che ha portato ad un considerevole aumento degli introiti grazie alla crescita del numero di cause concluse con vittoria dei Consorzi. Il controllo e la gestione documentale delle pratiche viene svolto con l’ausilio di uno specifico software progettato dalla Società e messo a disposizione dei Consorzi associati.

Per conto dei Consorzi associati la Società ha avviato nel 2017 la riscossione coattiva dei contributi dovuti dai Comuni per scarico di acque meteoriche nelle opere di bonifica.